17 aprile: uno spreco insensato.

Nonostante l’altissima percentuale di voti favorevoli all’abrogazione della legge in esame, il quorum non è stato raggiunto. Questo può essere considerato come una parziale vittoria per i sostenitori del NO, perché ha di fatto decretato la validità della legge.

Ma il vero risultato che emerge è un altro.

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17 aprile: uno spreco insensato.

Energie rinnovabili e riscaldamento globale: la situazione attuale.

L’impatto dell’uomo sui cambiamenti climatici è tra gli argomenti più discussi ultimamente, anche per via della conferenza svoltasi a Parigi lo scorso autunno.

Durante i nostri studi in ambito energetico al Politecnico di Milano, ci siamo dovuti confrontare spesso con questa problematica. Nonostante sia diffusa l’idea che quella antropica sia la principale causa del riscaldamento globale, ci sono ancora molti elementi su cui si dibatte.

L’opinione pubblica, i mass media, si sono focalizzati molto sull’anidride carbonica (diossido di carbonio, CO2) e della sua rilevanza nella questione. C’è praticamente la certezza che il suo aumento in atmosfera arrivi dal consumo di combustibili fossili da parte dell’uomo, però è più dubbio se effettivamente il suo ruolo come gas serra sia determinante nell’aumento della temperatura del pianeta. Spesso ci si dimentica di gas ben più efficaci nel causare l’effetto serra, quali vapore acqueo, metano (CH4) dovuto in larga parte agli allevamenti e altri agenti dovuti a industrie (in particolare di componenti elettronici) ed estrazioni minerarie.

In realtà una discussione sulle cause del riscaldamento globale non è l’obiettivo di questo articolo. Vogliamo invece proporre un approccio differente alla questione. Continua a leggere “Energie rinnovabili e riscaldamento globale: la situazione attuale.”

Energie rinnovabili e riscaldamento globale: la situazione attuale.

Sul referendum abrogativo del 17 aprile

Di seguito il testo del referendum che si andrà a votare il 17 aprile 2016.

Volete voi che sia abrogato l’art. 6, comma 17, terzo periodo, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, “Norme in materia ambientale”, come sostituito dal comma 239 dell’art. 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilita’ 2016)”, limitatamente alle seguenti parole: “per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale”?

Il referendum riguarda 21 siti di estrazione offshore di idrocarburi (gas e petrolio), sulle 66 concessioni marine italiane, posizionati a non più di 12 miglia dalla costa.

È importante notare come gli impianti che operano sui giacimenti interessati dal referendum sono già presenti e operativi. È stata emanata una legge che impedisce la costruzione di nuove piattaforme a meno di 12 miglia, ma la legge prevede la possibilità di continuare ad operare con gli impianti esistenti.

Si dovrà decidere la loro dismissione al termine dei rinnovi contrattuali consentiti: un iniziale concessione della durata di 30 anni, poi un rinnovo di 10 anni ed infine due possibili rinnovamenti di 5 anni; la legge ora vigente consente, al termine dell’ultimo rinnovo, di estendere l’estrazione fino all’esaurimento del giacimento. Di fatti anche se vincesse il Sì, verrebbe abrogata quest’ultima possibilità e le piattaforme più recenti continuerebbero ad estrarre per anni fino all’ultimo dei due rinnovi quinquennali.

Votare NO al referendum è la scelta più adeguata, con una prospettiva di medio lungo termine per numerose ragioni. Continua a leggere “Sul referendum abrogativo del 17 aprile”

Sul referendum abrogativo del 17 aprile

Manifesto di Politeia

La nostra associazione nasce con l’intenzione di fare politica, una politica che mira al bene della cosa pubblica e dello stato come unione di cittadini. Questo è l’opposto di quello che accade nel panorama odierno, dove l’egoismo e l’interesse personale subentrano, se non dominano, l’azione degli attuali partiti. È un progetto che ha dunque come unica ambizione il buon governo della Repubblica.

La strada da percorrere è lunga e incerta, ma la buona volontà è sostenuta da un concetto di politica che è fondato su saldi principi. In primis c’è la totale abnegazione alla causa, il governante è al servizio del cittadino e ha come unico interesse il bene della comunità e dei singoli individui.

Le scelte che formano la nostra azione sono prive di preconcetti e sono effettuate in base a ragionamenti argomentabili e argomentati. Essi traggono ispirazione dalle idee politiche, filosofiche, sociali e scientifiche che riteniamo migliori, vecchie e nuove che siano. Queste sono esposte con tutte le deduzioni e le fonti che hanno portato alla loro formazione. La necessaria dialettica politica, ovvero il confronto e il dibattito, che segue le proposte serve ad affinarle, integrarle o confutarle, in quanto crediamo che un idea per essere valida vada discussa, prestando ascolto a tutte le opinioni, prima di essere approvata dall’associazione.

Le idee, per essere considerate valide, devono essere pragmatiche, ovvero attuabili nel prossimo futuro. Una soluzione è tale solo se fattibile e ben esplicitata. I vuoti proclami non ci competono. La concretezza non pregiudica, però, che le proposte possano avere un’azione preparatoria per sviluppi possibili solo in futuro, come la modifica di concetti errati, ma radicati nella società odierna.

Chiunque voglia perpetrare la nostra causa, nel nome della nostra associazione, dovrà sottostare a una condotta morale, incentrata sul rispetto delle leggi e degli altri, priva di ogni sentimento contrario ai principi e alle idee discusse e approvate dall’associazione. Imprescindibile per essere parte del nostro gruppo è il mantenimento di un comportamento educato e decoroso, affinché la figura del politico, come noi lo intendiamo, funga da esempio per i cittadini che vuole rappresentare.

Il nostro intento, ora, è di formare un gruppo di persone che condividono la nostra stessa idea di politica e con queste crescere per formare un partito, che giunga un giorno a governare ispirato dai dettami espressi brevemente in questo scritto..

Manifesto di Politeia